SMARTFENSE si integra con Slack per la comunicazione con gli utenti finali.
Questa integrazione migliora il coinvolgimento degli utenti con il programma di sensibilizzazione e consente così di raggiungere gli obiettivi del programma in modo più efficace.
Attraverso una configurazione semplice, SMARTFENSE appare come una nuova App all'interno dello spazio di lavoro aziendale di Slack.
Da quel momento, tutte le notifiche desiderate (benvenuto, assegnazione di contenuti, promemoria, ecc.) verranno inviate agli utenti tramite questa App.
L'app SMARTFENSE su Slack è al 100% white label. Può avere il nome e il logo della tua organizzazione.
I Nudge sono brevi messaggi progettati per influenzare specifici comportamenti di sicurezza degli utenti. L'obiettivo è guidare le persone verso la decisione corretta nel momento più opportuno.
Se configurati per l'invio tramite Slack, gli utenti possono beneficiare delle notifiche in tempo reale di questa applicazione, trovando così un maggiore valore nei Nudges.
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Gli Interventi sono azioni che vengono eseguite automaticamente al verificarsi di un evento di rischio. L'obiettivo di queste azioni è mitigare il rischio identificato.
Nel caso di Slack, se un utente adotta un comportamento a rischio (ad esempio, condividere un documento con informazioni riservate), un intervento possibile è eliminare automaticamente quel messaggio.
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Phishing, Ransomware, USB Drop, Smishing, Momenti Educativi, Scoring del Rischio e altro...
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Tutti gli strumenti di cui hai bisogno per portare avanti il tuo programma di awareness.
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La piattaforma SMARTFENSE offre diverse opzioni di integrazione con altri produttori.
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In questo post raccolgo alcune delle raccomandazioni che, secondo la mia opinione personale, ritengo più importanti quando si tratta di simulare attacchi di Phishing.
Le ragioni per cui una simulazione può fallire sono molteplici. Qualche anno fa abbiamo approfondito l’argomento. Se siete interessati ai dettagli, potete leggere l’articolo completo qui…
Le persone tendono a prendere decisioni basate sull’istinto, questo è un dato di fatto. Ma è una cosa buona? Non del tutto.